Quando progetti un sito web, devi pensare prima ai contenuti, al SEO o ad entrambi? Te ne parlo in questo articolo. Cosa aspetti a leggerlo?
“Prima finiamo il sito, poi lo ottimizziamo”. Ovvero, prima dipingiamo le pareti, poi pensiamo agli impianti elettrici. Non c’è bisogno di essere un esperto edile per capire che realizzare gli impianti in contemporanea alle pareti è la soluzione ottimale, e per i siti web accade la stessa cosa.
Ottimizzare le pagine mentre le stiamo costruendo ci fa risparmiare tempo e ci dà risultati più precisi e completi. Questo vale per tutti gli aspetti del sito, dalle immagini alla versione mobile, dal menu al footer e, ovviamente, ai contenuti. Capita – e purtroppo spesso – che mi venga chiesto di fare SEO su contenuti fatti e finiti, come se il SEO fosse un adesivo che attacco sui testi per dire a Google “Ehi, guarda qua, questo testo prima era così così, ma adesso è ottimizzato”.
Funziona davvero in questo modo? Scopriamolo insieme!
Cosa vuol dire fare SEO sui contenuti
Un contenuto SEO è composto da “notizie grezze”, cioè le informazioni che vuoi trasmettere, e da una struttura che le rende fruibili su schermo.
Fare SEO sui contenuti significa quindi prendere le informazioni grezze e trasformarle in testi ben organizzati, che siano interessanti sia per l’utente che per i motori di ricerca.
Come si scrive un contenuto web ottimizzato
A livello teorico la realizzazione di un contenuto SEO si divide in tre fasi:
- Raccogli le informazioni
- Definisci la struttura SEO
- Scrivi i contenuti
Dal punto di vista pratico, però, queste tre fasi sono interconnesse. Quando scegli gli argomenti, per esempio, devi già pensare alla struttura che avrà il contenuto per selezionare solo gli aspetti che ritieni funzionali, mentre scrivi i singoli paragrafi potresti rivedere l’alternanza dei titoli e andare a cercare nuove informazioni che all’inizio avevi sottovalutato, e così via.
La stesura del testo e la sua ottimizzazione sono aspetti così legati tra loro che è impossibile dire cosa viene prima e cosa viene dopo. Solo seguendo logica e buon senso puoi entrare nella mente degli utenti – e dei motori di ricerca – per capire cosa vogliono e dare risposte di valore alle loro domande.
Quando devi contattare un copy SEO per il tuo sito
Se sei arrivato a leggere fin qui penso che tu ti sia già risposto da solo. Un Copy SEO va contattato il prima possibile, perché se collabora alla definizione del menu e della struttura delle pagine lavorando a 6 mani con il grafico e con il programmatore, tutto fila liscio.
Mentre il grafico sceglie i colori, il copy può iniziare a scremare le informazioni che vuoi mettere nel testo, mentre il programmatore inizia a creare le pagine, il copy gli suggerisce i titoli e la loro struttura e quando il sito è finito, è finito per davvero, e non dovrai ripassare sulle pagine due volte, ma solo aggiungere contenuti al blog per renderlo più interessante. Se contatti un Copy SEO quando il sito è completato, invece, rischi che buona parte del lavoro fatto debba essere rivisto, ma non per forza buttato.
Un contenuto non ottimizzato NON è da buttare. Pensare i contenuti già in ottica SEO velocizza il lavoro, ma puoi anche fare una revisione di contenuti già scritti e ottenere lo stesso buoni risultati in termini di visibilità.
Sebbene sia meglio lavorare sui contenuti pensando già al SEO, quando hai già scritto i testi del tuo sito web non tutto è perduto.
Un contenuto non ottimizzato, infatti, può essere ripensato in ottica SEO senza bisogno di rifare tutto da capo, ma andando a sovrapporre la struttura ai testi, ad esempio dividendo i paragrafi con dei titoli, aggiungendo delle CTA, inserendo delle frasi in corsivo.
Il risultato non sarà perfetto come quello di un contenuto già pensato per essere ottimizzato e dovrai scendere a compromessi, ma potresti stupirti di quanto un copy SEO può rivoluzionare l’esperienza utente solo lavorando sui testi delle tue pagine.
