Di cosa si occupa il content creator? Come lo si diventa? E sopratutto, quanto guadagna? Scopriamolo insieme.

Content Creator

Il content creator è un creatore di un contenuti, ovvero una persona che crea testi, video, fotografie, infografiche, audio, e qualsiasi altro contenuto che può essere veicolato in rete. Da questo punto di vista tutti siamo content creator.

Ogni volta che pubblichi le foto del pranzo della domenica su Instagram, invii un vocale a un amico o scrivi un articolo do blog, stai condividendo contenuti in rete e, di conseguenza, sei un content creator!

Trasformare la voglia di condivisione in un lavoro è però tutt’altra cosa. Un content creator che si rispetti, infatti, si occupa di creare contenuti di valore e con un obiettivo: diventare una voce autorevole nel suo settore di riferimento e trasformare quest’attività in una fonte di guadagno.

Cosa fa il content Creator

Il content creator si occupa di creare contenuti che verranno veicolati in rete.

Questi contenuti possono avere diversi formati, i più comuni sono:

Dal punto di vista delle tematiche, invece, i contenuti possono essere informativi, emozionali, di intrattenimento.

La scelta del formato e della tematica da trattare nei propri contenuti dipende dall’interesse e dall’indole stessa del content creator. Ci sono professionisti che usano il formato del podcast per parlare di astronomia e creare contenuti formativi, altri che usano fotografie e infografiche per commentare fatti di cronaca, altri ancora che usano gli articoli di blog per condividere storie toccanti che emozionano i lettori.

Dal punto di vista teorico, un mezzo e una tematica vale l’altra: la vera differenza la fa la capacità del singolo di farsi ascoltare e di diventare un punto di riferimento per chi naviga in rete. Solo così il content creator diventerà una voce autorevole e potrà collaborare con sponsor e aziende scambiando pubblicità per guadagni.

Come è nata la figura del Content Creator

Il content creator è una figura professionale salita alla ribalta dopo il 2005, cioè dopo l’avvento del web 2.0.

Nella prima era di Internet erano solo le grandi aziende a pubblicare contenuti in rete e ad avere il monopolio della comunicazione, proprio come era accaduto anni prima con la radio e con la tv.

Dal 2005, invece, le innovazioni tecnologiche hanno semplificato l’interfaccia dell’infrastruttura informatica, richiedendo agli utenti meno competenze tecniche e meno investimenti per poter pubblicare i propri contenuti.

Prima con i blog e poi con i Social Network, creare contenuti è diventata un’attività alla portata di tutti e si è trasformata in una professione che chiunque, con un po’ di spirito imprenditoriale, pazienza e impegno, può ricoprire.

Le competenze del content creator

Se è vero che tutti possono essere content creator, è vero anche che per diventarlo non basta volerlo, ma è importante avere delle competenze ben precise.

Per prima cosa chi vuole diventare content creator deve essere una persona creativa, con tanta voglia di mettersi in gioco e con una conoscenza specifica di un determinato argomento. Solo se si creano contenuti di valore che appassionano e interessano il pubblico, la rete inizierà a seguire uno specifico creator, gli darà visibilità e gli permetterà di monetizzare la creazione di contenuti.

Un’altra caratteristica fondamentale dei creatori di contenuti è poi la pazienza. Pubblicare un post di tanto in tanto è solo una goccia nel mare. Solo chi crea contenuti con costanza e per un periodo di tempo medio-lungo può raccogliere i frutti di ciò che semina e trasformare la sua passione in un lavoro.

Infine, per avere successo come content creator è importante conoscere le dinamiche della comunicazione in rete, le tecnologie da usare e le piattaforme su cui si vorrà pubblicare i propri contenuti.

Per veicolare un messaggio puoi scegliere di usare articoli di blog, immagini, video o podcast. Tutti e 4 questi mezzi sono validi, ma per avere risultati devi sceglierne uno e conoscercene i segreti, così da sfruttare al meglio tutte le possibilità che mette a disposizione. Dal posizionamento sui motori di ricerca, alle strategie più efficaci per far ascoltare il proprio messaggio, conoscere il mezzo che utilizzerai è fondamentale per poter creare contenuti ben fatti dal punto di vista tecnico e, di conseguenza, con maggiori possibilità di essere scoperti dal tuo pubblico.

Come si diventa content creator

Se il tuo obiettivo è quello di diventare un content creator in un settore specifico, devi per prima cosa identificare la nicchia di mercato per la quale hai una grande passione e competenza.

Metti nero su bianco quello di cui vorresti parlare nei tuoi contenti e cerca di capire il valore aggiunto che potresti dare alla rete, ovvero perché gli utenti dovrebbero seguire proprio te.

Quando hai chiaro il tuo valore e il tuo settore di riferimento, passa alla scelta del mezzo da utilizzare. In questo caso potrebbe essere utile scegliere un mezzo di comunicazione che già conosci, oppure imparare a usarne un altro seguendo corsi specifici.

Prendi me, per esempio, ho iniziato con gli articoli di blog, perché la scrittura faceva parte delle mie passioni già dalle scuole superiori, ma di recente ho seguito dei corsi per l’uso di Canva così da poter pubblicare grafiche più accattivanti e, con il canale YouTube Dillosulweb, mi sto aprendo al mondo del video.

Ora non ti resta che iniziare la produzione!

Produci contenuti, condividili in rete.

Produci contenuti, condividili in rete.

Produci contenuti, condividili in rete.

Produci contenuti, condividili in rete.

Continua così finché avrai energie.

Tra una produzione e l’altra prenditi anche del tempo per tessere relazioni con altri content creator, così da farti conoscere da voci autorevoli e aumentare la tua visibilità. Inoltre, analizza come il tuo pubblico valuta i tuoi contenuti per migliorare la qualità di ciò che offri e rendere il tuo nome sempre più affidabile.

Potrebbe esserti utile anche avere nozioni di SEO, per capire come migliorare la tua visibilità online e intercettare un pubblico sempre più ampio, e basi di digital marketing per ottimizzare il tuo investimento e risparmiare tempo e denaro per crescere più velocemente e con risultati migliori.

Come e quanto guadagna un content creator

Iniziamo sfatando un mito: i content creator non guadagnano dal primo contenuto, e spesso neppure dal centesimo. Per entrare nella rosa di coloro che vivono di contenuti è importante pubblicare con costanza a tessere relazioni con la rete, scambiando contenuti di qualità con visibilità e autorevolezza. Solo quando avrai ottenuto un nome di tutto rispetto nel panorama della creazione di contenuti, potrai monetizzare il tuo impegno.

Come?

Permettendo alle aziende di fare pubblicità all’interno dei tuoi contenuti o di sponsorizzarli, così da trasformare la tua passione in una fonte di guadagno extra prima, e in un impiego a tempo pieno quando sarai una voce davvero autorevole.

In Italia un content creator che si impegna e pubblica contenuti di qualità e con una certa regolarità può fatturare dai 1000 euro al mese fino a oltre 45000 euro al culmine della sua popolarità.

Attenzione però alla legislazione!

Quando un content creator inizia a guadagnare dai suoi contenuti deve mettersi in regola con il fisco. Se i guadagni sono di poco conto può gestire i guadagni con la formula della collaborazione occasionale, mentre se i contenuti gli danno un’entrata fissa deve aprire partita IVA e regolamentare le sue collaborazioni.

Meritano invece un discorso a sé i content creator che lavorano negli uffici marketing di aziende e che creano contenuti non tanto per la loro autorevolezza, quanto per quella dell’azienda che rappresentano.

Il content creator in ambito aziendale

Molti content creator nascono per passione. Ci sono content creator appassionati di moda, di cucina, di bricolage, di videogiochi, di politica... che hanno iniziato a creare contenuti quasi per gioco. Grazie alla loro competenza e alla loro verve sono diventati dei riferimenti per chi naviga in rete e, da lì, si sono dati come obiettivo quello di diventare dei content creator a tempo pieno, guadagnando dalle pubblicità e dalle sponsorizzazioni.

Cosa succede però se l’obiettivo aziendale arriva prima della passione?

Alcune aziende hanno capito il potenziale del content marketing e hanno deciso di ingaggiare professionisti con l’obiettivo di trasformare il nome dell’azienda in un punto di riferimento per il loro settore.

In questo caso la passione del content creator conta poco: quello che davvero importa sono le sue competenze tecniche nel costruire contenuti adatti per il pubblico di riferimento dell’azienda committente.

Un esempio di content creator aziendali sono i team che stanno dietro ai blog di settore. Online esistono una miriade di blog dedicati a viti, lavorazione del legno, calcestruzzo,... Molto spesso chi scrive gli articoli e registra podcast tematici non nasce come appassionato di viti, legno e calcestruzzo; ma mette le sue competenze tecniche a servizio di chi vuole investire in content marketing.

Come si diventa content creator aziendale

I content creator aziendali sono parte degli uffici marketing, ma hanno competenze tecniche altamente specializzate che li rendono dei professionisti dei contenuti.

Possono ricoprire questo ruolo grafici, copywriter, fotografi e videomaker; tutte professionalità che hanno acquisto competenze con un determinato strumento di comunicazione, ne conoscono i segreti e sanno come usarli per veicolare messaggi al pubblico.

A queste competenze va però aggiunto un ingrediente speciale: la conoscenza del settore di riferimento.

Sebbene non si tratti di una passione personale, chi si occupa di creare contenuti aziendali deve conoscere nel dettaglio il prodotto/servizio offerto per creare contenuti che funzionano.

Prendiamo sempre l’esempio del blog di una viteria: è difficile che chi crea contenuti per questa realtà passi i suoi week end a leggere approfondimenti sulle lavorazioni galvaniche, ma probabilmente dovrà imparare cosa sono e come sono utili nel settore edile per scrivere un articolo sulle viti galvanizzate per il blog che ha in gestione o per registrare un video sulle loro possibili applicazioni.

Se per i content creator propriamente detti la passione viene prima della tecnica, ma i guadagni stentano ad arrivare; chi si occupa di creare contenuti aziendali può contare su contratti di collaborazione che offrono un guadagno sicuro, ma per prima cosa deve dimostrare la propria competenza tecnica e la conoscenze degli strumenti necessari per veicolare i contenuti.


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